Per sollevare un po’ il morale mi siedo e immagino il giorno
in cui tutto sarà finito.
Apriremo le nostre finestre e respireremo a pieni polmoni l’aria di libertà e
serenità, penseremo a chi lo sta facendo dall’altra parte Italia e ci
sentiremo, per un momento, tutti esattamente uguali. Ci sentiremo felici e
uniti come quando vinciamo il mondiale, perché in Italia il termine di paragone
è sempre questo. Creeremo un nuovo termine di paragone: “ti ricordi come ci
siamo sentiti quando è finita la quarantena?”. Usciremo di casa senza una meta
precisa, solo per il gusto di poter uscire. Dopo un attimo realizzeremo di
avere una meta: andremo ad abbracciare chi ci è mancato tanto. Io andrò ad
abbracciare mia nonna e a darle mille baci. Dopo andremo da quella persona che
ci piace tanto e che abbiamo accarezzato su uno schermo per settimane, e magari
ci renderemo conto che nella vita non c’è tempo per restare in bilico, perché
in qualsiasi momento quello che più desideriamo può esserci portato via.
Andremo in un bar a prendere un caffè e saremo tantissimi, ci saluteremo tutti
col sorriso, metteremo una canzone ad alto volume e la canteremo insieme, non
dai balconi. Magari capiremo che il nostro paese è il posto in cui davvero
vogliamo vivere sempre, perché ci fa sentire protetti anche davanti a eventi
come questi. Magari coloro che vivono lontani, decideranno di posare la valigia
per risollevare un posto che ne aveva già bisogno, ma che domani ne avrà
bisogno di più.
Questo tempo, che ci sembra infinito, ci è stato dato appositamente per assaporarlo piano piano.
Ci è stato donato per gustare ogni attimo di questo presente così incerto e ricordare il sapore un po’ più dolce del passato. E allora noi dobbiamo fare proprio questo: godere di ogni momento e dargli il valore che merita.
Non sappiamo quando ne usciremo, ma sappiamo che ne usciremo sicuramente diversi. Quello che adesso ci è stato portato via sarà ciò che apprezzeremo davvero, come se lo facessimo per la prima volta, come se fossimo bambini incantati alla scoperta del mondo. Scalzi passeggeremo in spiaggia sentendo i granelli caldi tra le dita e ci avvicineremo all’onda per sentire il mare sulle caviglie già scoperte; assetati mangeremo una granita limone che avrà un sapore fresco e nuovo. Ci sarà il sole alto, caldo e splendente e non rimanderemo più una bella passeggiata con gli amici perché “chissà domani cosa succede”. Ci daremo un bacio sotto gli occhi della gente, senza aver paura, perché la paura vera l’avremo già provata e non è amare che ci spaventa, ma doverlo fare da lontano.
Ogni cosa avrà un sapore diverso, un’emozione diversa, una gioia diversa.
Stringeremo più forte chi amiamo, guarderemo più tramonti, canteremo più forte e vivremo di più, perché sapremo quanto è amaro il sapore del passato e quanto è tornato ad essere dolce quello del presente.
Ogni cosa avrà il sapore di quello che ci è stato tolto e, per fortuna, ridato. E capiremo cosa è che non possiamo permetterci di perdere.