tradurre, dal latino trans «oltre» e ducĕre «portare»: portare oltre.
la traduzione non è altro che questo, un portare oltre, un superare i confini ed eliminare le barriere.
il traduttore diviene così trasportatore di un messaggio, quindi di una lingua, quindi di una cultura.
conoscere le lingue non è quindi solo conoscerne le regole grammaticali, è conoscerne le origini, la cultura, la storia.
chi trasporta il messaggio non può essere una macchina artificiale ed è per questo che Google Translate non potrà mai sostituirmi.
il linguaggio è ciò che ci permette di esprimere tutta la nostra vita, dalla quotidianità, alle emozioni, ai racconti del passato, i desideri del futuro, al mondo che ci circonda. chi traduce, traduce emozioni, stati d’animo, sentimenti;non traduce mai parole vuote. chi traduce legge un’altra vita e la spiega agli altri, la “porta oltre”. la grammatica è solo parte del nostro linguaggio e tradurre in parte non è tradurre.
per questo amo quello che faccio: perché mi permette di entrare in mondi diversi dal mio, capirli e poterli spiegare a qualcun altro; mi permette di arricchirmi e arricchire gli altri; mi permette di conoscere e creare.